Chi siamo

Yoga&Tea: Partire dal corpo
per arrivare alla mente

Da Yoga&Tea insegniamo lo yoga nel rispetto della tradizione, convinti che sia uno strumento prezioso alla portata di tutti che consente di conoscersi meglio, di preservare la salute del corpo e di migliorare la qualità della vita.

Si tratta non soltanto di apprendere una tecnica fisica, ma di imparare a percepire il nostro essere in un modo nuovo.

Il controllo del corpo e della mente attraverso un allenamento costante e calibrato inducono nella personalità un graduale processo di trasformazione, che si riflette positivamente sulla vita di ogni giorno e nelle relazioni con gli altri.

In questa disciplina è importante la guida del maestro, che insegna a osservare il corpo con uno sguardo amorevole e attento, ma non severo.

Da Yoga&Tea la persona viene accompagnata nella ricerca di uno sviluppo armonico e non competitivo. I nostri corsi non hanno livelli, sono strutturati in modo da accogliere sia chi prova per la prima volta che i praticanti più esperti.

Ogni lezione è condotta da insegnanti qualificati che porranno estrema cura al corretto lavoro fisico unito all’enfasi sull’aspetto psicologico della pratica, rendendo le lezioni un momento di crescita unico per ciascuno.

Gli istruttori di Yoga&Tea

Cristina

Hatha yoga posturale

“Sono arrivata allo yoga dalla danza contemporanea verso i 40 anni, momento in cui nella vita ci si sofferma a fare qualche bilancio.

La danza era la mia passione ma avevo osservato che, se danzando ero felice, tornando alla vita “normale” tutto tornava come prima, inquietudini, timori, sofferenze… e così, come capita a molti, mi sono rivolta allo yoga, questa disciplina un po’ insolita, allora non ancora così diffusa era il 1999.

Ho frequentato la scuola quadriennale per insegnanti della SFIDY di Milano, seguendo in particolare il noto maestro francese Patrick Tomatis, segretario generale della “Federazione Francese Insegnanti di Yoga” allievo diretto di Nil Hahoutoff, che ha diffuso un metodo molto praticato in Francia di Hatha yoga a indirizzo posturale. Questo tipo di yoga pone un’attenzione privilegiata all’ allineamento della colonna vertebrale cosicché i dolori più comuni di collo, spalle e dorso vengono superati già con poche lezioni. Lo Yoga di “Tomatis” è conosciuto anche come Yoga del Respiro, poiché la sequenza di riscaldamento iniziale, che impegna i movimenti respiratori della cassa toracica induce miglioramenti costanti nell’ampiezza del respiro.

La sensazione che mi pervade ogni volta che mi accomodo sul tappetino della pratica è rassicurante e appagante. Chiudo gli occhi, mi perdo nel respiro e nella sensazione che mi riempia all’interno e ogni conflitto, nervosismo o timore istantaneamente scompare.

Viene a galla dal profondo di me una connessione intima e pacificante con quelle parti del mio corpo e dei miei pensieri che si erano sregolate provocando disagio. Sono momenti preziosi che riportano a uno stato di armonia, sensazione “contagiosa” che si trasmette silenziosamente a chi è seduto di fronte a me per imparare a ritrovarsi.

Un miracolo che si produce ogni volta con sempre maggiore chiarezza e come un’alchimia trasforma la rabbia e la “durezza” del vivere quotidiano in dolcezza, tranquillità e fiducia. Impariamo a vedere la vita con occhi diversi e benvoli: prestiamo attenzione al dialogo interno e alle parole spesso severe con cui ci rivolgiamo a noi stessi senza accorgercene, per sostituirle con altre più neutrali e amorevoli.

Il significato della parola YOGA in sanscrito si riferisce a una condizione di UNIONE, come superamento di una percezione non duale del sé, ovvero di una relazione di equilibrio fra corpo e mente.

Franco

Vinyasa yoga

Lo Yoga è mio amico sincero, un porto Franco dove far riposare i motori, un rifugio sicuro dove il cuore si sente protetto e può aprirsi all’esterno con fiducia.

Una tecnica dinamica di purificazione corporea, che apre la mente, che permette di riconoscere, di osservare la mia parte femminile, ricettiva, elastica e morbida e quella maschile, più attiva, forte e tonica, senza pregiudizi e senza remore.

Uno spazio al mio interno liberato dalle emozioni da cui poter osservare le mie funzioni cerebrali, leggerle negli occhi degli altri e condividerle con serenità e accettazione.

Un luogo di pace e silenzio dove posso ascoltare e modellare il mio respiro, il ritmo polare della vita.

Una visione, una intuizione extra/ordinaria della realtà che mi circonda, che mi fa sentire parte integrante del pianeta in cui vivo e partecipe del mio destino.

Un contatto duraturo con la mia essenza.

Ma lo Yoga è pratica costante ed esperienza diretta e le parole sono sempre insufficienti a descriverlo…

Greta

Hatha yoga

Mi chiamo Greta e mi sono diplomata alla Behrang International Yoga School con la certificazione RYT250 Alliance, riconosciuta anche dal CONI, nel 2020. Continuo a formarmi con workshop, ritiri e teacher training da insegnanti Italiani e da tutto il mondo.

Praticare yoga significa migliorare il rapporto con il proprio corpo, imparando a conoscerlo e ad amarlo. La pratica dello yoga ci insegna ad accettare i nostri limiti e a lavorare per accoglierli e, dove possibile, superarli. Per me, lo yoga è “fare senza fare”, svolgere un’attività con piacere e con la piena consapevolezza di tutti i sensi. Questo approccio incrementa l’amore per sé stessi e la fiducia in sé, sviluppando una sana autostima che ci predispone al meglio nelle relazioni con gli altri.

Anna

Yoga del Kasmir

Lo yoga del Kashmir è stato introdotto in Europa e Stati Uniti verso il 1960 dall’insegnante Jean Klein medico e musicologo dell’Europa Centrale che trascorse vari anni in India presso un maestro dell’Advaita Vedanta ed ha influenzato in modo determinante l’insegnamento dello yoga in Occidente.

Ho appreso i fondamenti e la pratica di questo yoga dagli insegnanti che hanno portato il maestro Klein in Italia, avendo perciò l’opportunità di apprendere questa tradizione in modo molto vicino alla fonte.

In questo tipo di yoga, le posizioni sono un supporto all’ascolto della sensazione corporale. Attraverso questo ascolto paziente, le tensioni e i blocchi divengono coscienti e si avviano alla guarigione. Anche il respiro controllato attraverso varie tecniche ci porta a una trasformazione graduale della consapevolezza, ad una sempre maggiore libertà.

Propongo sedute durata di un’ora composta di posture e pranayama.

Mi sono laureata in filosofia e religioni dell’India e dell’estremo Oriente all’Università di Torino ed insegno filosofia nei Licei Torinesi. Dopo una pratica ventennale, ho iniziato l’insegnamento dello Yoga del Kashmir presso Yoga&Tea nel 2015.